Ficana - Monte Cugno - Sito antico

  • tipologia:
    Città, vicus e borghi
  • quota:
    40m
  • anno:
    0
  • epoca:
    Preromana


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Ficana - Monte Cugno - Sito antico

Ficana fu un abitato del Latium vetus, ricordato da Plinio il Vecchio nella lista delle cinquantatré città che «scomparvero senza lasciare traccia» (interiere sine vestigiis). Eccezion fatta per un frammento ceramico riferibile alla fase finale della media età del bronzo, le prime testimonianze di un insediamento umano presso il sito risalgono al XII secolo a.C. circa.

Questo si deduce dalla gran quantità di ceramica protovillanoviana e in parte subappenninica in giacitura secondaria presso alcune strutture forse connesse alla fortificazione della città. Nonostante il mancato rinvenimento di tracce di abitazioni risalenti a quell'epoca, tali materiali provano l'esistenza certa di un abitato stabile nell'età del bronzo recente e finale.
Un'altra evidenza dell'occupazione stabile del sito durante la prima fase laziale (Bronzo finale 3) proviene da un gruppo di tombe a pozzetto rinvenute su una piccola altura a sud del pianoro ove sorgeva l'abitato. Le tombe in questione, abbastanza sconvolte dalle arature, presentano scarso corredo e seguono il rito dell'incinerazione.

Sono in numero limitato (quindici), ma bastano a comprovare l'esistenza di un abitato risalente all'ultima fase dell'età del bronzo finale, che corrisponde alla prima fase della cultura laziale (Roma - Colli Albani I). Non vi è dubbio che la città ebbe un salto qualitativo per la sua identità con la costruzione dell'aggere difensivo, risalente alla metà dell'VIII secolo a.C. circa. Questa struttura, costituita da un aggere in terra e tufo largo ben 7 m e una fossa larga 10 m, difendeva tutto il lato occidentale della piccola collina, elevandosi a difesa di essa. La struttura, di cui si è rinvenuta buona parte, era lunga 150 m circa ed il suo stato di conservazione al momento dello scavo era discreto. La città non aveva bisogno di un muro di cinta completo, in quanto ben protetta sugli altri tre lati da costoni molto ripidi, che facevano dell'abitato una sorta di acropoli dominante la valle del Tevere.

Un'ipotesi di Alessandro Bedini propone di identificare con un primo apprestamento difensivo, riferibile già all'età del bronzo finale, in alcune strutture con andamento parallelo e perpendicolare all'aggere di VIII secolo a.C. All'interno dell'abitato la costruzione caratteristica di quest'epoca (prima età del ferro) era la capanna. A Ficana esse erano di forma quadrata, rettangolare o ellittica, raramente ovale come a Roma o a Satrico, anche se la più antica presenta una pianta rotonda (tuttavia l'identificazione del contesto con una capanna è dubbia). Le tracce di esse, rinvenute soprattutto nel settore nord orientale del pianoro, testimoniano l'esistenza di questo tipo di costruzione. Le capanne erano costruite piantando dei pali nel terreno, l'alzato era in opera a graticcio e il tetto un intreccio di rami in legno e paglia.

Altre tracce di capanne sono state rinvenute in una zona quasi a ridosso dell'aggere difensivo, sul lato interno. L'insediamento, abitato dai "Prisci Latini", vive un vero momento cruciale con l'ascesa al trono di Roma di Anco Marzio (re dal 641 al 616 a.C.) . La storiografia, nonostante le varianti dei racconti, è quasi unanime nel raccontare la conquista di Ficana da parte del re intorno alla metà del VII secolo a.C. Secondo diversi autori, tra cui Dionigi di Alicarnasso, Plinio il Vecchio e Tito Livio, la città sarebbe stata rasa al suolo e gli abitanti deportati sull'Aventino. 


Diverse sono le interpretazioni relative alla fase successiva alla conquista romana. I rinvenimenti testimoniano infatti un'occupazione del sito senza soluzione di continuità dal X al III secolo a.C.
Nulla lascia dunque pensare che l'insediamento sia stato annientato: forse Roma occupò il sito, ma invece di obliterarlo, lo annientò politicamente, annettendolo al suo regno. Michele Mattei attraverso l'analisi dei dati archeologici pubblicati, ha individuato varie aree di scavo del sito (almeno cinque) che mostrano segni di distruzione violenta proprio alla fine dell'VII secolo a.C. coeve dunque al presunto arrivo di Anco Marzio, proponendo di vedere in quelle evidenze, i chiari segni del passaggio del re romano sul sito. Sito che sarebbe stato si distrutto, ma ricostruito subito dopo, non potendo Roma perdere l'occasione di possedere una città posta in un punto così strategico del territorio.

In effetti, Ficana non aveva solo il controllo sulla foce del Tevere: di grande importanza per i romani era il possesso delle saline, che si trovavano pochi chilometri a ovest ed erano probabilmente sfruttate dai ficanesi stessi. Secondo la storiografia altre due città fecero le spese della spinta di conquista di Anco Marzio: Tellenae e Politorium. la tesi dell'epigrafista Lucio Benedetti, secondo la quale la prima delle due coinciderebbe con Ficana, sempre secondo Mattei, non trova alcun riscontro né logico né linguistico. Con l'avvento del controllo romano iniziano a sorgere edifici in pietra al di fuori dell'aggere.
La superficie del sito passa da cinque a dieci ettari circa, forse anche di più. Sono stati rinvenuti tre di questi edifici a ovest del pianoro. L'aggere perde le sue funzioni difensive e una nuova fortificazione costituita da una fossa sembra prendere il suo posto a fine VII secolo a.C.

Circa due secoli e mezzo dopo, viene eretta una struttura in blocchi di tufo che sembra avere le caratteristiche di un nuovo muro di difesa riferibile al IV secolo a.C. e che sembra far parte di un sistema di cittadelle fortificate intorno a Roma in funzione difensiva. Come leggere questi dati archeologici è tuttora oggetto di dibattito: si può infatti vedere nella perdita di uso dell'antico aggere un'espansione della città vera e propria ma anche la perdita dello status di città e la prosecuzione tutta romana dell'insediamento che avrebbe assunto un carattere prettamente agricolo. Rasmus Brandt propone addirittura, basandosi sull'assenza o quasi di rinvenimenti a Ostia riferibili alla sua fase più antica (VII-V secolo a.C.), di riconoscere in Ficana stessa il sito della prima Ostia fondata da Anco Marzio. Man mano che Roma si espande la città di Ficana perde la sua importanza strategica e, tra il IV e III secolo a.C., inizia ad essere sicuramente abbandonata come insediamento urbano.

Sullo stesso territorio e intorno nascono però diverse ville rustiche tra la tarda età repubblicana e la prima età imperiale. Indubitabile segno questo che l'area si trasformò più che altro in zona rurale. Durante la prima età imperiale la città era già solamente un ricordo di pochi eruditi.


Il rinvenimento intorno al 1869 dell'XI miliario della via Ostiense in località Malafede, quello di una dedica a Mars Ficanus nel 1955 e gli scavi effettuati in maniera estensiva tra il 1975 ed il 1983 hanno consentito di identificare con sicurezza il sito dell'antica città latina. L'ultima campagna di scavo, che ha avuto luogo nel 2007, ha messo in luce dodici sepolture orientalizzanti, tra cui spiccano una vera e propria tomba principesca e due sepolture infantili estremamente ricche. Questi scavi hanno permesso di datare alla media età del bronzo (ca XIV sec. a.C.) le prime frequentazioni umane, anche se prime occupazioni stabili, datano al XII-XI sec. a.C. .

Gli scavi condotti a Monte Cugno hanno riportato alla luce un muro di cinta con delle abitazioni e una necropoli riferibile a un periodo che va dall'orientalizzante medio (circa metà VII secolo a.C. con una sola sepoltura databile alla fase antica del periodo) alla tarda età repubblicana e al primo impero. Non sono attestate, come a Decima, sepolture riferibili all'VIII secolo a.C., sicuramente presenti ma ancora da indagare. Tra i materiali dei corredi funerari si trovano diverse anfore con alto collo, spalla pronunciata e ricca decorazione sia plastica sia incisa, di una tipologia largamente attestata nel Latium vetus nel corso del VII secolo a.C. Questi oggetti sono chiara testimonianza di una grande ricchezza e di una cultura materiale raffinata che le ultime campagne di scavo nella necropoli si rivela completamente allineata ai centri di Decima e Laurentina Acqua Acetosa. Interessanti due sepolture aristocratiche infantili rinvenute nella necropoli orientalizzante, in contrasto con l'assai ben attestato uso latino di seppellire i bambini quasi esclusivamente nell'abitato.

Bibliografia
Wikipedia - it.wikipedia.org


Ficana - Monte Cugno - Sito antico

Indirizzo:
Via Giulio Chevalier, 26, 00126 Roma RM, Italia

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