Porta Metronia

  • tipologia:
    Porta
  • quota:
    27m
  • anno:
    0
  • epoca:
    Imperiale


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Porta Metronia

Originariamente non rivestiva particolare importanza, tant'è che fu aperta con le caratteristiche di una posterula di terz'ordine, più o meno come le porte Pinciana e Asinaria; ma mentre queste due vennero promosse al rango di porte vere e proprie in occasione dei restauri operati intorno al 402 dall'imperatore Onorio, la Metronia rimase ancora a lungo una semplice apertura di utilità. Ad ulteriore conferma della scarsa importanza, unica tra tutte le porte di Roma, si apriva alla base di una torretta merlata sporgente sul lato interno del muro che, in quella zona, compie un'ampia curva.

Il fornice, senza stipiti e architravi, è un semplice arco in laterizio, tuttora visibile da entrambi i lati sebbene sia murato. La chiusura sembra possa farsi risalire al 1122, quando il papa Callisto II utilizzò la porta come passaggio dell'"Acqua Mariana", rendendola pertanto inaccessibile al traffico cittadino. Proveniente dalla zona di Squarciarelli, nei pressi dell'attuale Grottaferrata, il rigagnolo dell'Acqua Mariana si avvicinava a Roma tra la via Appia Nuova e la Tuscolana fin nei pressi di Porta San Giovanni ed entrava in città, appunto, attraverso Porta Metronia; subito dopo si univa con il fiumiciattolo proveniente dalla zona del Laterano (le cui acque ricche di minerali ferrosi diedero alla zona tra Porta Asinaria e Porta Metronia il nome di "Ferratella") e proseguiva in direzione del Circo Massimo per confluire poi nel Tevere nei pressi della Cloaca Massima. Da "Mariana" a "Marrana" il passo è breve, e con questo nome i romani presero a definire generalmente un corso d'acqua semi-stagnante, soprattutto dopo che, nel 1601, l'area fu colpita da una grave epidemia dovuta all'insalubrità di quella zona paludosa.
Porta MetroniaPorta MetroniaPorta MetroniaPorta MetroniaPorta Metronia

Indirizzo:
Piazza di Porta Metronia, 2, 00183 Roma RM, Italia

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