Domus Flavia

  • tipologia:
    Domus
  • quota:
    48m
  • anno:
    65
  • epoca:
    Imperiale


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Domus Flavia

La Domus Flavia era la parte "pubblica" e ufficiale del palazzo di Domiziano sul colle Palatino. Fu la prima ad essere costruita e corrisponde alla metà ovest del complesso. L'altra metà è occupata dalla Domus Augustana, la zona privata dell'imperatore, mentre sul lato est si trova lo Stadio palatino.

L'enorme complesso occupò tutta la parte centrale del Palatino dalla fine del I secolo, sostituendo edifici più antichi, databili dal periodo repubblicano a quello di Nerone. I lavori vennero iniziati poco dopo il grande incendio di Roma del 64. In seguito vennero diretti dall'architetto Rabirio (dall'81, anno dell'ascesa al potere di Domiziano) e furono conclusi nel 92.

Il primo che andò ad abitare il nuovo palazzo della Domus Augustiana fu Nerone. Dopo di lui fu la volta di Galba il quale fece collocare nella prima aula Regia (antecedente alla ricostruzione di Domiziano), un albero genealogico che lo faceva risalire a Giove.

Vespasiano, dopo essere stato acclamato dalle truppe imperator (1º luglio del 69), quando giunse a Roma nel 70, preferì risiedere negli horti Sallustiani, frequentando poco il palazzo sul Palatino, considerandolo più che altro un luogo pubblico aperto al popolo romano. Al contrario il figlio Domiziano, allora diciottenne (nel 69), abitò nella Domus Augustiana. E sembra che qui abitò anche il potente generale Gaio Licinio Muciano, prezioso alleato di Vespasiano al momento dell'ascesa al trono, in qualità di tutore del minore dei due figli del nuovo imperatore.

Il complesso venne scoperto e scavato nel XVIII secolo; seguirono presto veri e propri saccheggi che hanno irrimediabilmente compromesso lo stato dell'edificio.

Sull'asse principale del complesso, quello nord-sud, si affacciavano sul peristilio, posto al centro, due grandiosi ambienti: sul lato settentrionale, la sala detta Aula Regia (sala per le udienze imperiali), mentre a sud vi era la cosiddetta sala da pranzo imperiale. Questa parte del complesso, scavata fin dal XVIII secolo, è stata nei secoli molto danneggiata ed oggi si può avere solo una pallida idea dell'antico splendore.

Giungendo da nord, provenienti dall'area palatina, si giungeva alla parte della Domus Flavia che aveva la funzione di vestibulum. Lungo il lato occidentale era presente una basilica a base rettangolare con abside e pavimento in opus sectile a grandi riquadri: doveva essere divisa in tre navate da due file di colonne e forse ospitava l'Auditorium, il consiglio dell'imperatore che decideva le sorti politiche e amministrative dell'impero da quando il Senato aveva perso il potere; i materiali qui sistemati dai primi scavatori, che ancora oggi sono visibili, non sono pertinenti a questo ambiente. Sotto la basilica si trovano i resti della cosiddetta Aula Isiaca, di epoca augustea. Sempre lungo questo lato che dava verso ovest, si trovava un portico colonnato appoggiato al muro esterno; esso proseguiva verso nord girando poi probabilmente all'angolo, dove si doveva trovare la facciata principale. Sui muri del portico si notano dei rinforzi aggiunti in corso d'opera per sostenere la volta della basilica, o forse una terrazza superiore.

Al centro del vestibulum si trovava la cosiddetta Aula Regia, sul cui sfondo vi era forse un'edicola, il trono, oppure la statua di Giove Tonante, di cui si è scoperta la testa colossale. Ai lati due porte che davano al peristilio (a due ordini di colonne in marmo portasanta e pavonazzetto, con capitelli compositi). Lateralmente vi erano poi altre due porte che davano verso dei disimpegni con scale, posti sul retro del Larario e della basilica: dal primo si scendeva lungo una galleria che raggiungeva la domus Tiberiana; dal secondo, che era affrescato, si accedeva invece al secondo ordine del vicino peristilio.[7] A fianco infatti dell'aula Regia (o "sala del trono") vi era sulla sinistra la basilica -auditorium e a destra da un ambiente rettangolare più piccolo, tradizionalmente chiamato "Larario" (con un tribunal sullo sfondo, dove era presente il colossus Palatinus, la statua colossale dell'imperatore[8]):[9] forse vi aveva invece sede la guardia pretoriana che proteggeva l'accesso al palazzo dall'alto del Foro. Sotto questo ambiente è stata scavata la Casa dei Grifi.

Il prospetto della facciata della Domus Augustiana, secondo molti studiosi, sarebbe rappresentato su un sesterzio emesso da Domiziano nel 95-96.


Domus Flavianuova immaginenuova immaginenuova immaginePianta della Domus Flavia

Indirizzo:
Via di San Gregorio, 30, 00186 Roma RM, Italia

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